lunedì 27 gennaio 2020

Il cacciatore di aquiloni (recensione del romanzo)

Ciao amici librosi,
dopo pochissimi giorni dall'ultima recensione eccone un'altra. Lo so che spesso non mi controllo ma è la mia passione e quindi va accentuata sempre più 😸
Quest'oggi vi parlerò di una lettura che non è molto semplice anzi.. è piuttosto dura da 'digerire'.
Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Autore: Khaled Hosseini
Titolo originale: The kide runner
Genere: dramma
Editore: Piemme
Prima pubblicazione: 2003
Formato: cartaceo
Numero pagine: 414
Capitoli: 25
Tempo di lettura: 4 giorni
Voto:10/10


Trama: 
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma per Amir il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta.
Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno Amir ha commesso una colpa terribile. Così quando una telefonata lo raggiunge nella sua casa a San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa per trovare il figlio di Hassan. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento dove la bellezza è fuorilegge.

Il mio parere sul romanzo:
È sempre molto complicato discutere di argomenti come la guerra, lo stupro, la povertà. Cercherò di parlarne nel migliore dei modi e spero che 'Il cacciatore di aquiloni' sia monito a tutti per riflettere sul significato reale della parola GUERRA e di quello che ne consegue. Avrete capito che la lettura non è semplice. Dura, straziante ma allo stesso tempo profonda, scritta con quella purezza che contraddistingue questo genere questa è la più bella e trascinante storia che io abbia mai letto.
Ho iniziato giorni fa 'Il cacciatore di aquiloni' e nelle prime cinquanta pagine  l'ho trovato semplice, senza alcun interesse. Ma, proseguendo con la lettura, per un attimo mi sono pentita di quello che ho pensato e improvvisamente ha scaturito i me un bel po'di emozioni.
Ho visto, attraverso la narrazione, una guerra orribile, soprattutto attraverso gli occhi dei più piccoli. Ho riflettuto su come ci si sente a restare senza casa, senza un appiglio a cui aggrapparsi, in mezzo ad una strada, con ferite in tutto il corpo. Non voglio neanche ripensarci!!!
Una cruda realtà si annida dietro le felici giornate di Amir e Hassan. Inconsapevoli degli orrori della guerra, si divertono come fanno tutti i bambini della loro età, com'è giusto che sia. Improvvisamente tutto cambia. Hassan diventa 'lo strumento' di svago degli altri ragazzini di quartiere e un giorno, per difendere il suo aquilone, lo stuprano e lo picchiano in modo orribile. Accadono molte altre cose importanti che cambieranno per sempre le loro vite.
All'inizio mi era un po' antipatico Amir, che nei confronti di Hassan, non si risparmiava nulla neanche quegli atteggiamenti da grand'uomo. Invece Hassan mi ha fatto una grande tenerezza sin da subito, tanto che lo volevo abbracciare realmente.
Non mi vergogno a dire che mi sono commossa più di una volta, mi ha lasciata davvero un segno nell'animo.
'Il cacciatore di aquiloni' lo ricorderò sempre come uno dei migliori libri che ci sono in circolazione!!!
Merita di essere letto. Il mio voto è un dieci.


Biografia dell'autore:
Khaled Hosseini è nato a Kabul nel 1965. Figlio di un diplomatico e di un'insegnante dal 1980 vive negli Stati Uniti.
È autore del libro 'Il cacciatore di aquiloni', campione di vendite. Nel 2007 ha pubblicato il suo secondo libro 'Mille splendidi soli' che ha venduto più di un milione di copie.
Nel 2013 ha pubblicato 'E l'eco rispose'.
Attualmente vive nel Nord della California con la moglie Roya, da cui ha avuto due figli.



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