giovedì 13 febbraio 2020

Il Mago (recensione del romanzo

Salve cari lettori,
oggi vi parlerò di un giallo che non mi ha preso completamente, anzi. Storia molto piatta e quasi noiosa.
Titolo: Il Mago
Titolo originale: The ringer
Autore: Edgar Wallace
Genere: mystery
Editore: Barbera
Prima pubblicazione: 1925
Formato: cartaceo
Numero pagine: 193
Capitoli: 46
Tempo di lettura: 5 giorni
Voto: 5/10

Trama: 
Chi è il Mago, enigmatico assassino, dato per morto e che ora è tornato a terrorizzare Londra? La polizia non è mai riuscita ad acciuffarlo, non riesce neanche a tracciarne l'identikit. È un assassino in grado di mutare aspetto a ogni crimine, esattamente come un mago.
Di lui si conosce soltanto una cosa: il suo movente è sempre la vendetta.

Pareri sulla lettura:
'Il Mago' è un romanzo che racchiude ben tre generi: giallo, mistero e azione. Tra tanti che lo hanno osannato come il miglior libro di Wallace a me non ha fatto questa impressione. Ho trovato la storia molto piatta, senza alcun colpo di scena. Ma si sa che le opinioni sono differenti da altre, e meno male! Altrimenti sarebbe anche noioso leggerle 😇
Ho deciso di acquistarlo in primis perché l'autore mi piace molto ma in questo romanzo pecca molto di superficialità e poi perché la trama era intrigante.
Il giallo parla di un uomo misterioso, ambiguo, un omicida che cambia sempre facce e identità ogni volta che uccide tanto che la polizia lo soprannomina Il Mago.
Intanto subentra un avvocato che anni fa uccise la sorella proprio di quest'uomo.
E da qua' inizia una spietata caccia all'uomo.
Ci sono molti altri personaggi come Mary Linley, una giovane segretaria dell'avvocato Meister. L'ho trovata scialba e antipatica.
Oppure come l'ispettore Alan Wembury, che riuscirà a salvare dalle grinfie dell'avvocato la sua amata Mary.
Il mio voto è un cinque solamente perché l'autore ha caratterizzato perfettamente sia luoghi che personaggi.

Biografia dell'autore:
Edgar Wallace nasce nel 1875 a Londra. Cominciò a lavorare giovanissimo; a diciotto anni si arruolò nell'esercito ma nel 1899 riuscì a farsi congedare. Fu corrispondente di guerra per diversi giornali. Ottenne il suo primo successo come scrittore con 'I quattro giusti' nel 1905. Da allora scrisse circa 150 opere narrative e teatrali di successo nonché la sceneggiatura del celeberrimo King Kong.
Definito il Re del Giallo è morto nel 1932.


    
                       Alla prossima recensione
               



lunedì 3 febbraio 2020

Gli spiriti non dimenticano (recensione del romanzo)

Ciao a tutti amici lettori,
ecco a voi una nuova recensione fresca di giornata.
Si tratta, questa volta, di una biografia su un popolo affascinante e coraggioso.
Titolo: Gli spiriti non dimenticano
Autore: Vittorio Zucconi
Genere: biografia
Editore: Oscar Mondadori
Prima pubblicazione: 1996
Formato: cartaceo
Numero pagine: 312
Capitoli: 16
Prezzo di copertina: 15.50€
Tempo di lettura: 1 settimana
Voto: 8/10

Trama:
Nel ricostruire la vita del capo Cavallo Pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il 7* Cavalleggeri di Custer, Vittorio Zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e la disperazione di quello che fu un magnifico popolo di cacciatori, i Lakota Sioux delle grandi praterie americane distrutti dall'invasione dei bianchi. Ne è uscito Gli spiriti non dimenticano, un racconto struggente e meraviglioso, che nessun 'viso pallido' potrà leggere senza un brivido di vergogna e tenerezza.

Le mie opinioni:
Ho sempre avuto, sin da piccola, una passione sfrenata per gli indiani d'America. La loro cultura, le loro tradizioni, il loro Dio 'Il grande Spirito' mi hanno sempre affascinato. Mi sono documentata, e più incuriosita, mi sono immersa in tutto e per tutto su questo romanzo. Una biografia davvero ben scritta, con precisione e soprattutto con naturalezza.
È il primo romanzo che leggo su questo popolo così coraggioso e intendo acquistarne molti altri. Il giornalista Zucconi, appassionato da sempre di questa tribù, scava nella memoria dei Cheyenne, Arapaho, Lakota per saperne di più di un grande e valoroso UOMO che ha dato la vita per la sua gente: Tashunka Uitko ossia Cavallo Pazzo. E da qua 'inizia uno splendido viaggio sulla sua vita, i suoi affetti, i suoi amici più sinceri e la sua famiglia.
Uomo intrepido, un guerriero che nella sua vita non ebbe mai paura di nessuno, un Lakota forte. Sì, quest'uomo mi ha davvero avere la pelle d'oca, le sue tante battaglie contro il popolo americano mi ha fatto emozionare. Una guerra fondata solamente sul denaro. Per avere oro, mandrie di cavalli per venderle, 'i visi pallidi' hanno devastato una popolazione che ha fatto di tutto per conquistarsi quel poco che avevano costruito.
Lettura incalzante, molto importante per le generazioni future. La consiglio assolutamente.
Voto 8.


Biografia dell'autore:
Vittorio Zucconi nasce a Modena nel 1944. Giornalista e scrittore naturalizzato americano ha lavorato come corrispondente dall' Unione Sovietica, dal Giappone e dagli Stati Uniti per importanti testate.
Suoi due saggi importanti ormai diventati classici 'Si fa presto a dire America' e 'Si fa presto a dire Russia'.





                          Spero vi sia piaciuta😉