domenica 29 agosto 2021

Fiori sopra l'inferno- recensione

 

TITOLO: Fiori sopra l'inferno

AUTRICE: Ilaria Tuti

GENERE: thriller

EDIZIONE: TEA 

PRIMA PUBBLICAZIONE: 2018

NUMERO PAGINE: 366

VOTO: 10/10


                                TRAMA

'Tra i boschi e le pareti rocciose, tra le pozze di smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza; è successo ma potrebbe risuccedere. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne'. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l'inferno. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia e ho un segreto che non oso confessare neanche a me stessa, e per la prima volta ho paura.


                             RECENSIONE

Ilaria Tuti ha ideato un personaggio incredibile e molto grintoso. Il suo nome è Teresa Battaglia, un commissario di polizia, che sa gestire alla perfezione le sue due vite: quello professionale e quello privato. 'Fiori sopra l'inferno' è il primo di questa fortunatissima serie, e per fortuna che ho acquistato proprio il primo 😅 Il romanzo mi ha appassionato soprattutto per il mistero e il fascino che ha emanato ad ogni capitolo. Mi è piaciuta moltissimo Teresa, e credo sia il personaggio più intraprendente e temerario che un autrice potesse creare. Lettura molto fluida, un finale inaspettato! Sicuramente acquisterò il secondo 'Ninfa dormiente'. Non vedo l'ora. Voto 10.


                     

 BIOGRAFIA DELL'AUTRICE 

Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provinciale di Udine. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l'illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il premio Gran Giallo. Fiori sopra l'inferno Ninfa dormiente vedono come protagonista il commissario Teresa Battaglia, uno straordinario personaggio che ha conquistato editori e lettori di tutto il mondo, e soprattutto la terra natia dell'autrice, la sua storia, i suoi misteri. 











giovedì 26 agosto 2021

La ragazza delle arance- recensione

 

Titolo: La ragazza delle arance

Titolo originale: Appelsinpiken

Autore: Jostein Gaarder

Genere: narrativa

Editrice: TEA 

Prima pubblicazione: 2004

Giorni di lettura: 3 giorni

Voto: 8/10


Trama:

Georg Roed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla. Un giorno trova una lettera che suo padre gli aveva scritto prima di morire e che aveva poi nascosto nella fodera del passeggino, affinché il figlio la potesse trovare una volta cresciuto. In questa lettera il padre racconta la storia della 'Ragazza delle arance', da lui incontrata per caso su un tram di Oslo. Una storia misteriosa, fatta di molti sguardi e pochissime parole, alla quale Georg si appassiona immediatamente e che sembra riguardarlo sempre più da vicino. 


RECENSIONE 🌠

Un padre che prima di morire lascia al figlio quindicenne una lunga lettera su una ragazza misteriosa. Una storia intensa, coinvolgente, lascia una scia di emozioni al lettore trasportandolo in una narrazione ricca di particolari importanti. 'La ragazza delle arance' è un romanzo molto semplice ma significativo, che mi ha stupito ad ogni capitolo. Notando il romanzo in libreria ho avuto subito l'istinto di acquistarlo, sapendo che mi sarebbe piaciuto 👀 Piacevole, senza mai essere noiosa e ripetitiva, è una lettura di tale intensità e tenerezza che è impossibile non avere buone sensazioni! Voto 8.


Biografia dell'autore:

Jostein Gaarder, nato a Oslo nel 1952, dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura, ha insegnato filosofia per dieci anni. Ha esordito cime scrittore nel 1986, e ben presto diventa uno degli autori più noti del suo Paese. Con il mondo di Sofia ha raggiunto il successo internazionale. Apparso in Norvegia, il romanzo ha occupato per molto tempo i primi posti delle classifiche dei bestseller in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Stati Uniti e naturalmente in Italia, dove ha conquistato il premio Bancarella 1995.

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