lunedì 23 dicembre 2019

La vampira snob (recensione del romanzo)

Buona giornata cari lettori,
questa è l'ultima volta che vi parlerò delle mie letture. Una breve pausa prima delle feste natalizie🎉💕
Quindi recensirò un romanzo fantasy che non ho trovato molto interessante.
Titolo: La vampira snob
Titolo originale: Finnugor vàmpir
Autrice: Noemi Szecsi
Genere: fantasy contemporaneo
Edizione: Baldini&Castoldi
Prima pubblicazione: 2002
Formato: cartaceo
Numero pagine: 300
Prezzo di copertina: 15,90€
Tempo di lettura: 5 giorni
Voto: 6/10 

Trama:
Jerne Voltampere, l'ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra una relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l'apparizione di un angelo sono alla sua morte.
Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta e irresistibile, ironica e grottesca.

Le mie opinioni:
Ad acquistare un romanzo di cui non hai mai sentito parlare né dell'autrice né tantomeno del libro non è mai una buona idea! Ahimè, io mi sono imbattuta proprio in questo🙄
Ho comprato questo fantasy in uno dei miei viaggi a Perugia, per di più era anche a prezzo scontato. Vuoi perché la trama mi incuriosiva molto, vuoi anche per la cover ho deciso di prenderlo senza pensarci due volte.
Sostanzialmente sono due libri in uno: oltre a 'La vampira snob' c'è anche il seguito ' La vampira snob 2- Vita post mortem.
Non mi ha appassionato più di tanto, mi aspettavo accadimenti più avvincenti. Il primo libro è stato piacevole, vivace nel modo in cui i fatti vengono narrati
 Invece nel secondo ho trovato un po'di monotonia, infatti mi è sembrato che quella verve di prima fosse scomparsa.
È la storia di una stirpe di vampiri. Da questa stirpe subentrano solamente nonna e nipote. La nipote, Jerne, si ribella fortemente a questo stato. Infatti si dedica a tutt'altro: lavora in una casa editrice, vuole essere una favolista famosa. 
Ma il sangue attira, difatti azzanna il proprietario della casa editrice, anche lui vampiro. La nonna ha un ruolo importante nella sua vita. 
Devo dire che la nonna mi è molto simpatica, sempre con battute ironiche. Il mio voto è comunque nella sufficienza: un sei.



Biografia dell'autrice:
Noemi Szecsi è nata nel 1976 ed è scrittrice e traduttrice. 
Si è laureata in inglese e finlandese a Budapest e ha studiato antropologia a Helsinki. Nel 2002 ha pubblicato Finnugor vampir, il suo primo romanzo. Pubblicato nel 2014 col titolo 'La vampira snob' è stato tra i vincitori del premio Salerno Libro d'Europa. 
Nel 2006 esce 'Kommunista Monte Cristo' pubblicato nel 2017, in italiano con il titolo 'Il Montecristo comunista'







lunedì 16 dicembre 2019

Il signore dei lupi (recensione del romanzo)

Salve a tutti amici librosi,
solamente in 4 giorni ho terminato una lettura molto bislacca.
Un classico ben diverso da tutti gli altri ma che, ahimè, non mi ha conquistato del tutto.
Titolo: Il signore dei lupi
Titolo originale: The meneur de loups
Autore: Alexander Dumas
Edizione: Piano B
Formato: cartaceo
Numero pagine: 163
Capitoli: 23
Prezzo di copertina: 4.99€
Tempo di lettura: 4 giorni
Voto: 6/10

Trama:
Il giovane e ambizioso Thibault, dopo essere stato duramente punito per uno sgarro al suo signore, viene avvicinato nella foresta da un enorme lupo che gli offre un patto diabolico: quando vorrà fare del male a qualcuno basterà semplicemente desiderarlo, e una disgrazia si abbatterà sul malcapitato. In cambio, la prima volta, il giovane dovrà offrire al diavolo solo un capello. I malvagi desideri trasformeranno ben presto i capelli di Thibault in peli rosso sangue, lunghi come crini di cavallo e il suo aspetto si farà sempre più strano e inquietante. Quando tutti i lupi della foresta iniziano a obbedire ai suoi comandi, gli abitanti del villaggio decidono di vendicarsi di Thibault, il terribile lupo mannaro.

Le mie considerazioni:
Mi sono stupita, pian piano che leggevo, di come Alexander Dumas avesse scritto questo tipo di romanzo. Non so se realmente glielo hanno raccontato ma un fatto è certo: 'Il signore dei lupi' è una storia bislacca e particolare. Thibault, un povero zoccolaio, vuole vendicarsi del barone Jean avendo avuto uno sgarro.
Improvvisamente, ascoltato il malefico desiderio, nella sua capanna gli appare un grande lupo nero. Il diavolo vuole fare un patto con lui: ogni volta che maledice chiunque intralci il suo cammino, in cambio il lupo vuole una ciocca dei suoi capelli. Thibault, avendo già un animo vendicativo, accetta volentieri. Tra mille vicissitudini e mille 'desideri', pian piano diventerà lupo mannaro.
Storia curiosa, originale ma l'ho trovata soprattutto piatta, senza colpi di scena con un finale scontato. Più che un romanzo sembrava di immergermi in una fiaba vera e propria.
Il protagonista non mi ha fatto impazzire: arrogante, presuntuoso, pieno di sé.
Il mio voto è un sei ma lo consiglio ugualmente a chi piace il genere.

Biografia dell'autore:
Alexander Dumas nacque nel 1802 a Villers-Cotterets. In seguito alla morte del padre, nel 1823 si trasferì a Parigi dove entrò al servizio del Duca d'Orleans come copista. Il suo interesse principale è il teatro e grazie al successo del dramma romantico 'Henri III et sa cour' poté abbracciare la professione di scrittore. Dumas fu un grande viaggiatore; appassionato di politica prese parte alla Rivoluzione di Luglio del 1830 e raggiunse Garibaldi in Italia nel 1860; fondò un teatro e costruì un castello. I suoi progetti ambiziosi lo condussero però sul lastrico.
Morì nel 1970 a Puys.






                   A prestissimo
                          MARIA

mercoledì 4 dicembre 2019

L'acchiappasogni (recensione del romanzo)

Salve amici lettori,
rieccomi con voi. Quest'oggi vi parlerò di una lettura che mi ha delusa non poco.
È un romanzo di Stephen King(il mio autore preferito) ma questa volta non mi ha convinto del tutto.
Titolo: l'Acchiapasogni
Titolo originale: Dream catcher
Autore: Stephen King
Genere: fantascienza
Editore: Sperling &Kupfer
Prima pubblicazione: 2001
Formato: cartaceo
Numero pagine: 677
Prezzo di copertina: 9€
Tempo di lettura: 15 giorni
Voto: 3/10

Trama:
Tempo fa, a Derry, quattro ragazzini coraggiosi compirono una buona azione che li trasformò per sempre. Da grandi, Henry, Jonesy, Beav e Pete hanno preso strade diverse, ma due cose hanno mantenuto un richiamo irresistibile: una è il legame con il bambino molto particolare e aiutarono quel giorno e l'altra è la fantastica battuta di caccia al cervo che ogni anno li riunisce nel Maine, là nella baita dove ondeggia quel curioso oggetto indiano chiamato acchiappasogni.
Però stavolta li aspetta una brutta avventura: il cielo promette ben peggio di una forte nevicata e nel folto si aggira qualcuno o qualcosa che amerebbe tanto abitare sulla Terra.


Le mie considerazioni:
Anticipo col dire che Stephen King è il mio autore preferito in assoluto e che la sua scrittura è formidabile. Purtroppo in questo romanzo non ha dato il meglio di sé, forse perché non è nelle mie corde. Lo preferisco di gran lunga quando scrive libri horror: sono pazzeschi!!!
Ho letto 'L'acchiappasogni' con molta fatica, non riuscivo ad immedesimarmi in tutto e per tutto nella storia. Romanzo molto piatto, noioso e soprattutto lungo: in certi punti l'ho trovato ripetitivo e non rendeva molto.
Un giorno quattro ragazzini salvano dai bulli della scuola, Duddits, un bambino molto particolare. Infatti per ricompensarli di questo nobile gesto, Duddits dà loro dei poteri di telepatia.
Nel frattempo, sulla Terra, accadono cose molto singolari: gli abitanti di Derry sono contagiati dal byrus, una sostanza aliena che provoca delle rinascite pericolose nel corpo degli esseri umani.
Ormai adulti, i ragazzi con l'aiuto di Duddits, devono sconfiggere questi esseri prima che l'invasore alieno possa impadronirsi della Terra.
Descrizione dei protagonisti ottima ma non mi ha convinto la narrazione. Sembrava tutto effimero, il più sgradevole che abbia mai letto.
Sarò crudele ma è la verità!!! Il mio voto è un tre.


Biografia dell'autore:
Stephen Edwin King nasce a Portland nel 1947. Quando era ancora piccolo sua madre deve far fronte a grandi difficoltà economiche perché il padre non fa più ritorno a casa.
Nel 1962 frequenta la Lisbon High School e inizia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste senza alcun successo concreto. Nel 1967 termina il primo racconto breve a cui fa seguito il romanzo "La lunga marcia".
In seguito pubblica Carrie che sottopone alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 25.00 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo.
Così King si dedica alla professione di scrittore e da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Nel 1971 sposa Tabitha, conosciuta due anni prima lavorando nella biblioteca dell'Università. Ad oggi vive a Portland con la moglie, anch'essa scrittrice.




                      Alla mia prossima
                                     Ciao