sabato 31 ottobre 2020

Il pianeta delle scimmie (recensione del romanzo)

 Buon giorno ragazze/i

quest'oggi vi parlerò di un romanzo che mi ha molto appassionato. Non riuscivo quasi a staccarmi 😄

Titolo: Il pianeta delle scimmie

Titolo originale:La planete des singes

Autore: Pierre Boulle

Genere: fantascienza

Editore: Mondadori

Prima pubblicazione: 1963

Formato: cartaceo

Numero pagine: 205

Tempo di lettura: 4 giorni

Voto: 10/10


Trama:

Una civiltà invertita, un mondo da incubo. Il padrone della Terra non è l'uomo ma il primate a lui più prossimo... E le scimmie sapienti hanno costruito una società che rispecchia quella umana come in un beffardo contrappasso. Ma che cosa accadrebbe se uomini dei nostri tempi visitassero davvero il pianeta delle scimmie? E come sarebbero accolti? Il lettore scoprirà con piacere le differenze tra romanzo e film.


Parere sul romanzo:

Non amo particolarmente la fantascienza, tutt'altro. Questo mondo mi era del tutto sconosciuto 😅 Fino a quando, per curiosità, non vidi il film tratto proprio da questo romanzo. Restai affascinata dalle ambientazioni e soprattutto dagli avvenimenti trattasi. Poi, successivamente, ebbi modo di acquistare anche il libro. Solo dopo un po'di tempo decisi di leggerlo. Ma non pensavo minimamente che mi potesse appassionare. Una storia incredibile, avvincente, con personaggi descritti in modo sublime. Il protagonista, Ulisse Merou, 'sbarca' con la sua navicella spaziale, in un pianeta chiamato Soror molto simile alla Terra. Ma Soror ha una caratteristica che fa riflettere: è popolato da scimmie. Ulisse, stupito, non crede ai suoi occhi e vuole scoprire perché questo avvenimento. Dopo molte disavventure e grazie a due scimpanzé, diventati suoi amici, riesce a individuare il mistero. Ma al  ritorno sulla Terra avrà molte sorprese! Storia che si legge tutto d'un fiato tanto che non riuscivo a staccarmene. Non posso non dare a 'Il pianeta delle scimmie' un dieci.


Biografia dell'autore:

Pierre- Francois-Marie- Louis Boulle nacque a Avignone nel 1912 ed è stato uno scrittore francese. Studiò ingegneria. Tra il 1936 e il 1939 lavorò come tecnico nelle piantagioni della Malaysia. Fu impiegato come agente segreto ed aiuto'i movimenti in Cina, Birmania e nell'Indocina francese. Per un breve periodo, dopo la guerra, ritornò al suo precedente lavoro, ma ritornò a Parigi dove iniziò a scrivere. Scrisse 'Il ponte sul fiume Kwai' che divenne un bestseller a livello mondiale. Nel 1963 scrisse l'altro suo romanzo 'Il pianeta delle scimmie' pubblicato inizialmente in Francia. Morì a Parigi nel 1994.




lunedì 26 ottobre 2020

Zanna Bianca (recensione del romanzo)

 Buon inizio settimana,

la lettura di oggi è stata molto avvincente ma allo stesso tempo molto umana.


Titolo: Zanna Bianca

Titolo originale: White Fang

Autore: Jack London

Genere: avventura

Edizione: Crescere

Prima pubblicazione: 1906

Formato: cartaceo

Numero pagine: 203

Giorni di lettura: 5

Voto: 8/10


Trama: 

Ultimo di una cucciolata, della quale è l'unico sopravvissuto, è un piccolo cane con una zampa anteriore bianca. Con la madre viene adottato da una famiglia indiana. Così viene ceduta e scompare dalla vita del cucciolo che se la dovrà vedere con gli altri cani. Zanna Bianca cresce quindi sempre più selvaggio e solitario. Il capo indiano lo porta con sé a Fort Yukon e Smith, uomo crudele, lo convince a vendergli il cane. Zanna Bianca inizia ad essere utilizzato per i combattimenti, sino a quando viene assalito da un bulldog. Ma un ricco californiano interviene per salvarlo, e così l'uomo riesce a rieducare il cane e a donargli un'esistenza normale.


Parere sulla lettura:

Questo è un romanzo che trasuda umanità verso chi sceglie un cane-lupo per amico. Dopo tante sifferenze, ferocie, Zanna Bianca può essere considerato, finalmente, come un animale civile e ben educato. Mi ha molto coinvolto la prima parte. Scritta dettagliatamente dall'autore, mi è quasi parso di essere in quei luoghi meravigliosi! Durante la lettura, però, si è perso quel senso di avventura, ma, ad un certo punto ho notato una certa ripresa. È ritornato avvincente, con la voglia di riscattarsi il più possibile dalla parte centrale. E proprio per questo motivo il mio voto è un otto.



Biografia dell'autore:

Jack London nacque a San Francisco nel 1876. Figlio illegittimo di un ambulante irlandese, crebbe con la madre e il padre adottivo. Da piccolo frequentò ladri e contrabbandieri passando da un lavoro all'altro. Partecipò alla corsa all'oro nella regione di Klondike. Dopo questa esperienza, London si trasformò in uno dei più grandi scrittori americani; nel 1903 diede alla luce il suo capolavoro 'Il richiamo della foresta', mentre "Zanna Bianca" arrivò tre anni dopo. Scrittore ormai affermato, sì occupò di diversi temi sociali e di fantascienza. Morì a soli 40 anni a Sonoma Country, probabilmente a causa di un'overdose accidentale. 




mercoledì 21 ottobre 2020

La tentazione di essere felici (recensione del romanzo)

 Buon giorno ragazzi,

ho fatto prestissimo, dalla mia ultima, a parlare di un'altra lettura😅 È una storia molto semplice ma che non mi ha colpito tantissimo. 

Titolo: La tentazione di essere felici
Autore: Lorenzo Marone
Genere: narrativa
Editore: TEA
Prima pubblicazione: 2015
Formato: cartaceo
Numero pagine: 265
Tempo di lettura: 4 giorni
Voto: 5/10

Trama:
Cesare Annunziata potrebbe essere definito un vecchio e cinico rompiscatole. È un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri. Con la vita intrattiene pochi bilanci, improntati a una feroce ironia. Una vita che potrebbe scorrere così, fino al suo universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, le poche chiacchiere con Eleonora e i guizzi di passione carnale con Rossana. Nel condominio, un giorno, arriva Emma. Sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe impicciarsi, se non fosse per la richiesta d'aiuto negli occhi di Emma...

Considerazioni sulla lettura:
Ho acquistato il romanzo perché la trama prometteva molto bene. Purtroppo, immergendomi nella storia mi sono ricreduta. Le prime trenta pagine sono state molto piacevoli, ma andando avanti ho trovato un testo piatto, senza alcun coinvolgimento. Personaggi descritti in maniera alquanto semplice, non mi hanno entusiasmato. L'unico, forse, perché si avvicina al mio carattere è il protagonista, eccetto che io non ho settanta anni 😅 Cesare, scorbutico, scontroso, napoletano verace, deve fare i conti con i suoi tanti errori. E lo fa narrando tutta la sua vita cercando di rimediare. Tra tanti avvenimenti, c'è Emma, la sua nuova condomina. La vita della ragazza è tutt'altro che facile e Cesare non può non aiutarla. La scrittura dell'autore non mi dispiace, ma, essendo il suo primo che leggo, non mi sento di acquistarne altri per il momento! Solamente perché il protagonista mi è simpatico ed è simile a me caratterialmente, il mio voto è un cinque.

Biografia dell'autore:
Lorenzo Marone è nato a Napoli nel 1974. Laureato in giurisprudenza, ha esercitato per dieci anni la professione di avvocato. Autore di successo, ha pubblicato 'La tentazione di essere felici', 'Magari domani resto' e 'Un ragazzo normale'. Ha una rubrica settimanale (I Granelli) e collabora con 'Il venerdì di Repubblica' e con 'Tuttolibri'. Vive a Napoli con la moglie, il figlio e la sua bassotta Greta. 




sabato 17 ottobre 2020

Omicidi nel villaggio (recensione del romanzo)

 Buona giornata lettori,

oggi vi parlerò di ben tre romanzi gialli. Man mano che leggerete, saprete come andranno le letture.

Titolo: Omicidi nel villaggio
Autori: Heyer- Crispin- Bruce
Genere: giallo
Editore: Oscar Mondadori
Formato: cartaceo
Numero pagine: 414
Giorni di lettura: 7 

Trame:
Georgette Heyer- L'omicidio di Norton Manor. Una sera, guidando lungo una stradina di campagna, l'avvocato Amberley si imbatte in un'auto.  Accanto c'è una bella ragazza dall'aria piuttosto tesa, mentre seduto al volante c'è il cadavere di un uomo. Si tratta del maggiordomo di una tenuta, assassinato con un colpo di pistola. Perché mai uccidere un maggiordomo? Sarà Amberley a cercare di scoprirlo.
Edmund Crispin: La morte nel villaggio. Nel piccolo centro di Cotten Abbas una serie di lettere anonime che seminano sospetto sta avvelenando la vita della comunità. La divulgazione di segreti inconfessabili non può che avere conseguenze gravissime, tanto da provocare un suicidio e un omicidio. È una fortuna poter contare su Gervase Fen, professore universitario e detective dilettante, recatosi sul posto a indagare. 
Leo Bruce: La moglie del dottore. Nel villaggio di Braxham la moglie di un dottore è morta per un'infezione da tetano. Il sergente Beef è l'unico a non esserne convinto. Del resto nessuno conosce meglio di un poliziotto locale come lui le persone coinvolte nel caso. 

Opinioni sulle letture:
In 'Omicidi nel villaggio' troviamo ben tre storie, ovvero due romanzi e un racconto, tutti esclusivamente di genere giallo. A me piace molto questo tipo di letture, e pur non 'conoscendo' gli autori mi sono buttata con avvincente interesse. Il primo romanzo 'L'omicidio di Norton Manor', non mi ha convinto. È come se in altri romanzi ci fosse sempre la stessa storia, già letta e riletta. Il solito giallo classico! Voto 5 Il secondo 'L'omicidio nel villaggio', invece, è stato originale. Lettura misteriosa, ricca di segreti e avvenimenti importanti al fine di risolvere il caso. Voto 8. Il terzo e ultimo 'La moglie del dottore' ovvero un racconto. Piacevole, ma l'autore è stato precipitoso nel raccontare i fatti. Voto 6.

Biografia di Georgette Heyer:
Georgette Heyer, nata a Wimbledon nel 1902, è stata una scrittrice inglese. Il suo primo romanzo fu 'La falena nera'che venne proposto ad un editore e pubblicato nel 1921 con grande successo. Si sposò con un ingegnere minerario. Nel 1932 ebbe il suo primo figlio. Scrisse sia romanzi storici che gialli. Morì nel 1974.
Biografia di Edmund Crispin:
Edmund Crispin, nato a Chestrham nel 1921, è stato uno scrittore e compositore britannico. Crispin compì i suoi studi laureandosi in lingue moderne. L'attività principale di Crispin fu quella di compositore: fu anche un organista di ottimo livello e direttore d'orchestra. Con lo pseudonimo di Crispin, Bruce Montgomery, firmò una serie di romanzi polizieschi. L'investigatore presente nelle sue storie, è il professore Gervase Fen. I romanzi di Crispin sono dei gialli classici e propongono delle variazioni sul tema del delitto impossibile. Morì a Londra nel 1978.
Biografia di Leo Bruce:
Leo Bruce, nato a Edimburgo nel 1903, è stato uno scrittore britannico di romanzi già. Fu anche poeta, romanziere, autore di commedie. Nel 1953 fu processato per omosessualità e condannato a sei mesi di prigione. Scrisse ottanta romanzi su vari argomenti. I suoi personaggi più famosi sono William Beef e Carolus Deene. Morì a Liverpool nel 1979.




mercoledì 7 ottobre 2020

Suite francese (recensione del romanzo)

 Ciao a tutti,

oggi parleremo di un romanzo molto intenso seppur incompiuto. Ecco di cosa si tratta:


Titolo: Suite francese

Titolo originale: Suite francaise

Autrice: Irene Nemirovsky

Genere: drammatico

Editore: Newton Compton

Prima pubblicazione: 2004

Formato: cartaceo

Numero pagine: 378

Tempo di lettura: 7 giorni

Voto: 7/10


Trama:

In un paesino della campagna francese la giovane Lucile, sposa per volere del padre, e la suocera Angellier attendono di ricevere notizie da Gaston che è partito per il fronte. E quando nella loro casa verrà acquartierato Bruno, ufficiale dell'esercito tedesco, i rapporti tra le due donne diventeranno ancora più tesi. La scintilla tra i due ragazzi scocca ben presto, ma la necessità di reprimere e soffocare il desiderio diventa quasi impossibile da sostenere... 


Considerazioni sulla lettura:

Il romanzo era diviso in cinque parti. Ma l'autrice, deportata ad Auschwitz, non fece in tempo a terminarlo, così ci ha lasciato solamente due parti. Nella prima 'Tempesta di giugno' si parla del primo approccio con la guerra. Vari personaggi si contrappongono ad essa, e si percepisce qual è il loro atteggiamento verso di essa. Abituati al lusso, al denaro e alla fama, è a dir poco disastroso. La seconda parte'Dolce', è impostata dall'arrivo dei soldati tedeschi sul territorio francese, trasferendosi nelle case parigine. Uno dei soldati si innamora di una ragazza di campagna, già sposata con un uomo disperso in guerra. Il sentimento è reciproco ma impossibile, per chiacchiericci e pregiudizi. Una bella scrittura, semplice, pur essendo un tema molto difficile. Ma la storia non è stata appassionante come pensavo. Manca quel pizzico di trasporto che cerco in un romanzo. Non mi ha stravolto! Il mio voto è un sette. 



Biografia dell'autrice:
Irene Nemirovsky nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di origini ebraiche, visse a Parigi dove cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo 'David Goldier', ottenendo successo. Irene continuò a scrivere, ma fu costretta a usare un altro nome. Nel 1942 fu deportata ad Auschwitz dove ad agosto morì.