lunedì 13 luglio 2020

Storie di ordinaria follia (recensione del romanzo)

Salve lettori,
oggi mi dedicherò a parlarvi di un personaggio molto particolare e folle: Charles Bukowski.
Titolo: Storie di ordinaria follia
Autore: Charles Bukowski
Genere: racconti
Editore: Feltrinelli
Prima pubblicazione: 1972
Formato: cartaceo
Numero pagine: 396
Prezzo di copertina: 10€
Giorni di lettura: 7
Voto: 8/10

Trama:
La biografia di Bukowski include due tentativi di lavorare come impiegato, dimissioni a cinquant'anni, e vari divorzi. Al tempo in cui scrive questi racconti, Buk è in età matura, le tasche vuote, lo stomaco devastato, il sesso in furore. Soffre di emorragie e di insonnia, passa le giornate cercando di racimolare qualche vincita alle corse di cavalli. Qualunque cosa sia stato, Bukowski ha donato alla letteratura americana una delle sue avventure più indimenticabili.

Pareri sulla lettura:
Per chi non ha letto ancora un romanzo di questo bislacco personaggio è ora che lo faccia!
'Storie di ordinaria follia' è il primo che leggo di Charles Bukowski ed è subito scattata quella curiosità e voglia di saperne di più di questo autore.
Buk era una persona particolare e complessa nel suo genere, e in questa raccolta di racconti emerge tutta la sua peculiarita' nel trasmettere al lettore la sua vita.
Sincero, schietto ed estremamente VERO non  le mandava certo a dire, e questo mi è piaciuto davvero molto.
Certo, la sua esistenza non è stata delle migliori, ma viveva tutto con leggerezza e ironia che non guasta mai!
Alcolizzato, il più delle volte si concedeva con donne altrettanto folli! Diciamo pure che a Buk piaceva molto la carnalità 😅
Mi è dispiaciuto 'lasciarlo'. Be', è come se, in lui avessi trovato un conoscente di cui ci si può discutere piacevolmente.
Il mio voto è otto solo perché aspetto di inoltrarmi in altri suoi romanzi, e sono quasi sicura che saranno migliori di questo!!!


Biografia dell'autore:
Charles Bukowski è stato poeta e scrittore estremamente prolifico, autentico mito letterario sopra le righe.
Nato nel 1920, in Germania, è vissuto in America dall'età di tre anni fino alla morte. Ha pubblicato giovanissimo il suo primo racconto, ma è rimasto a lungo nell'ombra, ai margini della cultura ufficiale, anche per il suo stile di vita disordinato e ribelle. Negli anni settanta diventa un autore di culto, apprezzato come l'esponente più autentico e originale di quella vena letteraria corrosiva inaugurata da Henry Miller e dalla cultura beat.
Muore in California nel 1994.





Alla prossima recensione😁

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